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Alberghi diffusi nel cuore dell’ Umbria

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Nel cuore verde dell’ Umbria, terra ricca di residenze ecosostenibili, nasce Torre della Botonta, uno degli alberghi diffusi più green e suggestivi della regione.

Gli alberghi diffusi nel cuore dell’ Umbria

Chi ama il turismo responsabile, sempre attento alla promozione del territorio e alla sua valorizzazione, non potrà di certo rinunciare a un’esperienza di soggiorno in un albergo diffuso, una delle nuove forme d’ospitalità tutta italiana.

Via di mezzo tra una casa vera e propria e il più classico hotel, gli alberghi diffusi sono strutture turistiche, ricavate da vecchi edifici o immobili rurali in disuso, nati con l’obiettivo di recuperare e riportare in vita antichi borghi abbandonati.

Organizzati in una struttura orizzontale, e non verticale come nei tipici alberghi tradizionali, gli alberghi diffusi sono in grado di offrire al turista un’esperienza di totale integrazione con il territorio visitato e le sue tradizioni più strette. Spesso costituito da diverse componenti, dislocate in immobili diversi all’interno dello stesso nucleo urbano, l’albergo diffuso permette al visitatore di vivere la realtà locale, entrando più a stretto contatto con i residenti piuttosto che con i soliti turisti di massa estranei al clima autoctono.

Torre della Botonta, a tutta ecosostebilità

Situato in una posizione strategica, a cavallo tra le terre del Sagrantino e i sentieri ciclabili che uniscono Spoleto ad Assisi, la struttura è un vera chicca per gli amanti del turismo verde. Adagiato a Castel San Giovanni, frazione appartenente a Castel Ritaldi, borgo della provincia di Perugia noto per utilizzare energia elettrica certificata e proveniente da fonti rinnovabili, Torre della Botonta si erge in un territorio in gran parte agricolo, ricco di boschi e pittoreschi declivi collinari tappezzati da ulivi e vigneti.

Tante le vie percorribili, a piedi, a cavallo o in bicicletta. A partire dalla già citata pista ciclabile Spoleto – Assisi, un percorso che unisce lungo 60 km pianeggianti due città famose in tutto il mondo per le loro bellezze storico-artistiche e i valori spirituali del francescanesimo che ancora si respirano.

Televisori rigorosamente spenti

A Torre della Botonta, che ricordiamo essere una fortezza Albornoziana del sec. XIV, l’ospitalità profuma d’antico e cultura. Se l’albergo mantiene le bellezze originali degli edifici antichi sui quali si sviluppa (dalla vecchia banca all’antico comune, fino al forno pubblico e alla Torre di Guardia), le sette stanze rimediano la natura più pura. Ciascuna è dedicata a una fibra naturale: Canapa, Seta, Lino, Juta, Cotone, Lana e Cashmere.

Qui regna il massimo silenzio, i comodini accolgono libri illustrati sull’Umbria e il televisore, udite bene, non c’è. Questo, del resto, è un soggiorno in cui la spina si stacca. Per davvero.

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