Home C'era una volta Pina Lamara, dal palcoscenico al convento e ritorno

Pina Lamara, dal palcoscenico al convento e ritorno

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Il 17 settembre 1925 nasce a Napoli Pina Lamara o, come è registrata all’anagrafe, Giuseppina Lamara.

Notata in una gita

Maestra elementare viene notata per caso mentre canta con un posteggiatore in una trattoria durante una gita fuori porta con la sua scolaresca. La ragazza che è convinta di avere delle potenzialità, prende lezioni di canto e nel 1947 partecipa al concorso radiofonico “L’ora del dilettante” classificandosi al primo posto. Qualche tempo dopo debutta ai microfoni della radio con l’orchestra di Gino Campese, passando poi a quelle di Giuseppe Anepeta, Nello Segurini e Mario Vinci.

Il successo e il convento

Nel 1956, al culmine della popolarità, partecipa al Festival di Napoli e parte per una lunga tournée in giro per il mondo ottenendo notevoli consensi soprattutto negli Stati Uniti. Sorprendendo tutti, l’anno dopo, colta da una crisi mistica, lascia le scene e si ritira in convento. Non ci resterà a lungo. Otto anni dopo, nel 1965, convinta dai suoi estimatori a riprendere l’attività, torna al Festival di Napoli con Notte senza fine in coppia con l’Equipe 84. Pur senza ripetersi ai livelli dei primi anni della sua carriera continuerà a cantare fino ai primi anni Settanta. Muore a Napoli nel 2012.

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Gianni Lucini
Scrivere è il mio principale mestiere, comunicare una specializzazione acquisita sul campo. Oltre che per comunicare scrivo anche per il teatro (tanto), il cinema e la TV. È difficile raccontare un'esperienza lunga una vita. Negli anni Settanta ho vissuto la mia prima solida esperienza giornalistica nel settimanale torinese "Nuovasocietà" e alla fine di quel decennio mi sono fatto le ossa nella difficile arte di addetto stampa in un campo complesso come quello degli eventi speciali e dei tour musicali. Ho collaborato con un'infinità di riviste, alcune le ho anche dirette e altre le dirigo ancora. Ho organizzato Uffici Stampa per eventi, manifestazioni e campagne. Ho formato decine di persone oggi impegnate con successo nel settore del giornalismo e della comunicazione. Ho scritto e sceneggiato spot e videogiochi. Come responsabile di campagne di immagine e di comunicazione ho operato anche al di fuori dei confini nazionali arrivando fino in Asia e in America Latina. Dal 1999 al 2007 mi sono occupato di storia e critica musicale sul quotidiano "Liberazione".