Home C'era una volta Quando Pete Seeger si schierò con Cuba

Quando Pete Seeger si schierò con Cuba

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Non sono molti quelli che negli Stati Uniti del 1963 hanno il coraggio di schierarsi dalla parte del popolo cubano.

La revoluciòn

La revoluciòn di Fidel Castro è vista come una minaccia terribile da contrastare in ogni modo e la tensione sfiora il parossismo dopo che gli aerei spia hanno scoperto alcune rampe missilistiche sovietiche sull’isola. Eppure, nonostante tutto, c’è chi ha il coraggio di schierarsi con Cuba. Pete Seeger, il folksinger amico e compagno di Woody Guthrie sopravvissuto alle persecuzioni anticomuniste del periodo maccartista, è uno di questi coraggiosi.

Guantanamera in coro

L’8 giugno 1963 nel corso di un concerto alla Carnegie Hall di New York manifesta la sua solidarietà al popolo cubano eseguendo Guantanamera, un brano della tradizione popolare cubana che deve il suo testo al poeta rivoluzionario José Martì. Lo fa con tale passione che il pubblico finisce per accompagnarlo in coro. La versione finisce in un celeberrimo album live del folksinger.

 

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Gianni Lucini
Scrivere è il mio principale mestiere, comunicare una specializzazione acquisita sul campo. Oltre che per comunicare scrivo anche per il teatro (tanto), il cinema e la TV. È difficile raccontare un'esperienza lunga una vita. Negli anni Settanta ho vissuto la mia prima solida esperienza giornalistica nel settimanale torinese "Nuovasocietà" e alla fine di quel decennio mi sono fatto le ossa nella difficile arte di addetto stampa in un campo complesso come quello degli eventi speciali e dei tour musicali. Ho collaborato con un'infinità di riviste, alcune le ho anche dirette e altre le dirigo ancora. Ho organizzato Uffici Stampa per eventi, manifestazioni e campagne. Ho formato decine di persone oggi impegnate con successo nel settore del giornalismo e della comunicazione. Ho scritto e sceneggiato spot e videogiochi. Come responsabile di campagne di immagine e di comunicazione ho operato anche al di fuori dei confini nazionali arrivando fino in Asia e in America Latina. Dal 1999 al 2007 mi sono occupato di storia e critica musicale sul quotidiano "Liberazione".