Home C'era una volta Quando Sanremo si rilanciò con Benigni

Quando Sanremo si rilanciò con Benigni

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Il 7 febbraio 1980 prende il via il Festival di Sanremo. È l’anno del trentennale di questa manifestazione, data più volte per morta, e che miracolosamente sembra, invece, suscitare nuovi interessi.

Una scaletta musicale assortita

Alla rassegna partecipano, accanto ai nomi affermati di Bobby Solo, Gianni Morandi o Peppino Di Capri, i nuovi protagonisti della musica leggera italiana di quel periodo, da Toto Cutugno a Pupo, al graffiante e ironico cantautore Stefano Rosso. Tra i debuttanti particolare interesse suscitano i Decibel, un gruppo proveniente dalle file del punk milanese, il cui cantante, un ossigenato e biondissimo Enrico Ruggeri, è destinato a segnare profondamente la storia della canzone italiana a partire dalla seconda metà degli anni Ottanta.

Una denuncia immancabile

L’evento più significativo è, però, la presenza sul palcoscenico, nelle vesti di presentatore, di uno scatenato e straripante Roberto Benigni, affiancato da Olimpia Carlisi e da Claudio Cecchetto. Il comico toscano fa scalpore per la sua conduzione del tutto fuori dall’ordinario e riesce anche a collezionare una denuncia da parte di un gruppo integralista cattolico per l’epiteto “Wojtilaccio”, rivolto al Papa. Il vincitore dell’edizione del trentennale è Toto Cutugno, l’ex leader degli Albatros, che conferma il suo buon momento con il brano Solo noi, seguito da un sorprendente Enzo Malepasso con Ti voglio bene e da Pupo con Su di noi.

 

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Gianni Lucini
Scrivere è il mio principale mestiere, comunicare una specializzazione acquisita sul campo. Oltre che per comunicare scrivo anche per il teatro (tanto), il cinema e la TV. È difficile raccontare un'esperienza lunga una vita. Negli anni Settanta ho vissuto la mia prima solida esperienza giornalistica nel settimanale torinese "Nuovasocietà" e alla fine di quel decennio mi sono fatto le ossa nella difficile arte di addetto stampa in un campo complesso come quello degli eventi speciali e dei tour musicali. Ho collaborato con un'infinità di riviste, alcune le ho anche dirette e altre le dirigo ancora. Ho organizzato Uffici Stampa per eventi, manifestazioni e campagne. Ho formato decine di persone oggi impegnate con successo nel settore del giornalismo e della comunicazione. Ho scritto e sceneggiato spot e videogiochi. Come responsabile di campagne di immagine e di comunicazione ho operato anche al di fuori dei confini nazionali arrivando fino in Asia e in America Latina. Dal 1999 al 2007 mi sono occupato di storia e critica musicale sul quotidiano "Liberazione".