Home C'era una volta Ramsey Lewis, tra sperimentazione e successo commerciale

Ramsey Lewis, tra sperimentazione e successo commerciale

SHARE

Il 27 maggio 1935 nasce a Chicago, nell’Illinois, il pianista e compositore Ramsey Lewis il cui nome completo è Ramsey E. Lewis Jr.

La formula del trio

Lewis inizia lo studio della musica a sei anni e successivamente frequenta il Chicago Music College e la De Paul University. Nel 1956 dà vita a un proprio trio (la formula del trio rimarrà sempre la sua preferita) e compare di frequente nei club della sua città natale. In quel periodo incide per la Argo tra gli altri con Max Roach e Clark Terry e nel 1959 suona a New York. Nel 1964, grazie all’incisione di Something You Got, il nome di Lewis acquista una considerevole popolarità, anche se il musicista di Chicago dovrà attendere l’anno seguente e l’uscita di The In Crowd per ottenere un clamoroso e inaspettato successo di vendite.

Il successo e le critiche

Vince tre Grammy Awards tra il 1965 e il 1973, il primo dei quali proprio grazie a The in Crowd (miglior interpretazione jazz di un gruppo piccolo). Pianista stilisticamente influenzato da Bud Powell, ma anche da Oscar Peterson e John Lewis. Trovata la formula più opportuna dal punto di vista commerciale, Lewis decide di non lasciarsi sfuggire l’occasione nonostante la critica più rigorosa tenda a negargli le sue simpatie accusandolo di cedimenti commerciali. Muore il 12 settembre 2022.

 

Previous articleNiente concerto a Roma per Barbra Streisand
Next articleCome le famiglie possono contribuire a una società più verde
Gianni Lucini
Scrivere è il mio principale mestiere, comunicare una specializzazione acquisita sul campo. Oltre che per comunicare scrivo anche per il teatro (tanto), il cinema e la TV. È difficile raccontare un'esperienza lunga una vita. Negli anni Settanta ho vissuto la mia prima solida esperienza giornalistica nel settimanale torinese "Nuovasocietà" e alla fine di quel decennio mi sono fatto le ossa nella difficile arte di addetto stampa in un campo complesso come quello degli eventi speciali e dei tour musicali. Ho collaborato con un'infinità di riviste, alcune le ho anche dirette e altre le dirigo ancora. Ho organizzato Uffici Stampa per eventi, manifestazioni e campagne. Ho formato decine di persone oggi impegnate con successo nel settore del giornalismo e della comunicazione. Ho scritto e sceneggiato spot e videogiochi. Come responsabile di campagne di immagine e di comunicazione ho operato anche al di fuori dei confini nazionali arrivando fino in Asia e in America Latina. Dal 1999 al 2007 mi sono occupato di storia e critica musicale sul quotidiano "Liberazione".