Home C'era una volta Renata Mauro, la cantante, attrice e soubrette dalla voce sensuale

Renata Mauro, la cantante, attrice e soubrette dalla voce sensuale

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Il 17 maggio 1936 nasce a Milano Renata Mauro. Il suo vero cognome è Maraolo. Figlia di un industriale milanese e di una ricchissima ereditiera la ragazza è destinata a ottenere un grande successo nel mondo dello spettacolo come cantante, attrice e soubrette.

A lezione da Kramer

Tutto inizia nel 1953 quando, pur senza coltivare particolari ambizioni di carriera nel mondo dello spettacolo, prende lezioni di canto da Gorni Kramer. Una sua estemporanea esibizione tra amici in un locale di Ischia nell’estate del 1955 entusiasma l’attrice Franca Valeri che la convince a partecipare alla commedia “L’arcisopolo”. Nel 1957 prende il posto di Giovanna Ralli nella commedia musicale “Un paio d’ali” di Garinei e Giovannini, cui seguono vari impegni con numerose compagnie. Dopo un periodo passato con la compagnia di Carlo Dapporto ed Elena Giusti, sembra intenzionata a lasciare l’ambiente, ma il destino ha deciso diversamente.

Il passaggio alla canzone

Nel 1961, infatti, debutta come cantante nella trasmissione televisiva “Giardino d’inverno” con Ti odio, un brano scritto per lei da Lelio Luttazzi con il quale vince anche la Sei Giorni della Canzone di Milano. Nello stesso anno è ospite fissa del varietà televisivo a “Studio Uno” con Mina e partecipa a “Canzonissima” con Il tempo è tra noi e Passerà. L’anno dopo riceve il Premio Mario Riva per la sua conduzione dello show televisivo “Alta pressione” e nel 1963 interpreta una cantante da night nello sceneggiato televisivo “La sciarpa”. Nel 1966 partecipa al Festival di Napoli in coppia con Nunzio Gallo con ‘Stu ppoco ‘e bene. Dotata di una voce particolare, molto sensuale, interpreta moltissimi brani nella sua carriera ottenendo un notevole successo. Muore a Biella il 28 marzo 2009.

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Gianni Lucini
Scrivere è il mio principale mestiere, comunicare una specializzazione acquisita sul campo. Oltre che per comunicare scrivo anche per il teatro (tanto), il cinema e la TV. È difficile raccontare un'esperienza lunga una vita. Negli anni Settanta ho vissuto la mia prima solida esperienza giornalistica nel settimanale torinese "Nuovasocietà" e alla fine di quel decennio mi sono fatto le ossa nella difficile arte di addetto stampa in un campo complesso come quello degli eventi speciali e dei tour musicali. Ho collaborato con un'infinità di riviste, alcune le ho anche dirette e altre le dirigo ancora. Ho organizzato Uffici Stampa per eventi, manifestazioni e campagne. Ho formato decine di persone oggi impegnate con successo nel settore del giornalismo e della comunicazione. Ho scritto e sceneggiato spot e videogiochi. Come responsabile di campagne di immagine e di comunicazione ho operato anche al di fuori dei confini nazionali arrivando fino in Asia e in America Latina. Dal 1999 al 2007 mi sono occupato di storia e critica musicale sul quotidiano "Liberazione".