Home C'era una volta Roy Burns, una batteria per tutte le stagioni

Roy Burns, una batteria per tutte le stagioni

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Il 30 novembre 1935 a Emporia, nel Kansas, nasce il batterista Roy Burns, uno dei personaggi più attivi sulla scena musicale della seconda metà del Novecento.

A cinque anni i primi studi

Dall’età di cinque anni inizia a suonare la batteria, prendendo lezioni private. A partire dal 1943 inizia anche a frequentare regolari corsi di studio. Dopo avere studiato a Kansas City si trasferisce a New Orleans, dove suona con la Billy Williams Society Band e con il trombettista George Girard. Trasferitosi a New York nel 1955 suona con molti musicisti locali e nel 1957 entra prima nell’orchestra di Woody Herman e poi, dopo poco tempo, in quella di Benny Goodman. Lasciato Goodman nel 1959, dopo aver suonato saltuariamente con vari musicisti, dal 1960 si dedica al lavoro nelle orchestre di studio, apparendo spesso anche in vari spettacoli musicali alla televisione. Inizia poi la professione dell’insegnamento, pubblicando anche vari libri sullo studio della batteria.

Tra affari e musica

Dal 1968 al 1980 presta la sua tecnica e la sua immagine alla casa produttrice Rogers Drum Company e negli anni Settanta al festival di Newport diventa house drummer, cioè il batterista che accompagna i solisti intervenuti senza un proprio gruppo. In questo ruolo suona con molti grandi nomi del mondo jazzistico. Nel 1980, lui e Ron Márquez fondano il marchio Aquarian Accessories per produrre e vendere apparecchiature per percussioni. Nello stesso anno inizia a curare una rubrica sulla rivista “Modern Drummer” che dura fino al 1992. Capace di muoversi con abilità nel mondo dello spettacolo si adatta a varie situazioni suonando oltre il jazz anche con gruppi rock o con personaggi del mondo della musica pop.

 

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Gianni Lucini
Scrivere è il mio principale mestiere, comunicare una specializzazione acquisita sul campo. Oltre che per comunicare scrivo anche per il teatro (tanto), il cinema e la TV. È difficile raccontare un'esperienza lunga una vita. Negli anni Settanta ho vissuto la mia prima solida esperienza giornalistica nel settimanale torinese "Nuovasocietà" e alla fine di quel decennio mi sono fatto le ossa nella difficile arte di addetto stampa in un campo complesso come quello degli eventi speciali e dei tour musicali. Ho collaborato con un'infinità di riviste, alcune le ho anche dirette e altre le dirigo ancora. Ho organizzato Uffici Stampa per eventi, manifestazioni e campagne. Ho formato decine di persone oggi impegnate con successo nel settore del giornalismo e della comunicazione. Ho scritto e sceneggiato spot e videogiochi. Come responsabile di campagne di immagine e di comunicazione ho operato anche al di fuori dei confini nazionali arrivando fino in Asia e in America Latina. Dal 1999 al 2007 mi sono occupato di storia e critica musicale sul quotidiano "Liberazione".