Home C'era una volta Stefano Borgia, più autore che cantante

Stefano Borgia, più autore che cantante

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Il 2 luglio 1962 nasce a Roma Stefano Sconocchia destinato a diventare un cantautore popolare soprattutto negli anni Ottanta con il nome di Stefano Borgia.

La mano esperta di Torquati

La sua attività in campo musicale inizia a diciassette anni quando lo zio Giulio Todrani, padre della cantante Giorgia, lo accompagna dall’abile Toto Torquati per realizzare alcuni provini. Resta nell’ambiente e si fa apprezzare soprattutto come compositore fino a quando, nel 1985, dopo aver vinto un concorso per giovani talenti, partecipa al Festival di Sanremo con la canzone Se ti senti veramente un amico.

La tentazione di fare soltanto l’autore

L’anno dopo pubblica l’album Piccole cose. In quel periodo inizia anche a collaborare con Toto Cutugno, che diventa il suo produttore. Nel 1989 torna a Sanremo come interprete con il brano Sei tu piazzandosi al secondo posto nella sezione Emergenti e come autore de Le mamme, la canzone interpretata da Toto Cutugno. Nel 1992 vince il Premio Rino Gaetano con l’album La terra,il mare, il cielo. Negli anni successivi privilegia più il lavoro come autore che quello di interprete.

 

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Gianni Lucini
Scrivere è il mio principale mestiere, comunicare una specializzazione acquisita sul campo. Oltre che per comunicare scrivo anche per il teatro (tanto), il cinema e la TV. È difficile raccontare un'esperienza lunga una vita. Negli anni Settanta ho vissuto la mia prima solida esperienza giornalistica nel settimanale torinese "Nuovasocietà" e alla fine di quel decennio mi sono fatto le ossa nella difficile arte di addetto stampa in un campo complesso come quello degli eventi speciali e dei tour musicali. Ho collaborato con un'infinità di riviste, alcune le ho anche dirette e altre le dirigo ancora. Ho organizzato Uffici Stampa per eventi, manifestazioni e campagne. Ho formato decine di persone oggi impegnate con successo nel settore del giornalismo e della comunicazione. Ho scritto e sceneggiato spot e videogiochi. Come responsabile di campagne di immagine e di comunicazione ho operato anche al di fuori dei confini nazionali arrivando fino in Asia e in America Latina. Dal 1999 al 2007 mi sono occupato di storia e critica musicale sul quotidiano "Liberazione".