Home C'era una volta Steve Kuhn, un pezzo di storia del jazz moderno

Steve Kuhn, un pezzo di storia del jazz moderno

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Il 24 marzo 1938 nasce a New York il pianista Stephen Lewis Kuhn, in arte Steve Kuhn.

Il debutto con Coleman Hawkins

Steve inizia a studiare come pigiare nel miglior modo possibile i tasti del pianoforte a cinque anni, prendendo lezioni da una concertista classica. Dopo alcuni anni trascorsi a suonare in vari locali di Boston con gruppi semidilettantistici, debutta come professionista accanto a Coleman Hawkins, Chet Baker e Vic Dickenson. Diplomatosi ai corsi di musica dell’università di Harvard, frequenta le lezioni della celebre scuola di Lenox, dove ha modi di incontrare musicisti come Bill Evans, George Russell, John Lewis, Ornette Coleman e altri personaggi fondamentali nello sviluppo del jazz moderno.

Instancabile protagonista

All’inizio degli anni Sessanta, dopo una breve collaborazione con John Coltrane, Steve Kuhn suona con i gruppi di Kenny Dorhan, Stan Getz, Art Farmer, poi con un trio a suo nome di cui fanno parte anche il batterista Pete La Rocca e il contrabbassista Steve Swallow. All’inizio degli anni Settanta, si trasferisce in Svezia dove suonato spesso con Palle Danielsson e John Christensen. Instancabile protagonista, in anni più recenti svolge un’intensa attività concertistica e discografica esibendosi sia negli Stati Uniti sia in Europa e partecipando tra l’altro ad alcune sedute di registrazione di notevole interesse.

 

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Gianni Lucini
Scrivere è il mio principale mestiere, comunicare una specializzazione acquisita sul campo. Oltre che per comunicare scrivo anche per il teatro (tanto), il cinema e la TV. È difficile raccontare un'esperienza lunga una vita. Negli anni Settanta ho vissuto la mia prima solida esperienza giornalistica nel settimanale torinese "Nuovasocietà" e alla fine di quel decennio mi sono fatto le ossa nella difficile arte di addetto stampa in un campo complesso come quello degli eventi speciali e dei tour musicali. Ho collaborato con un'infinità di riviste, alcune le ho anche dirette e altre le dirigo ancora. Ho organizzato Uffici Stampa per eventi, manifestazioni e campagne. Ho formato decine di persone oggi impegnate con successo nel settore del giornalismo e della comunicazione. Ho scritto e sceneggiato spot e videogiochi. Come responsabile di campagne di immagine e di comunicazione ho operato anche al di fuori dei confini nazionali arrivando fino in Asia e in America Latina. Dal 1999 al 2007 mi sono occupato di storia e critica musicale sul quotidiano "Liberazione".