Home C'era una volta Teddy George Napoleon, pianista di swing

Teddy George Napoleon, pianista di swing

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Il 5 luglio 1964 a Elmhurst, New York, muore di cancro il pianista Teddy George Napoleon. Registrato all’anagrafe con il nome di Theodore Napoli è nato a Brookyn, il 23 gennaio 1914.

Gli inizi a quindici anni

Nipote del trombettista Phil Napoleon e fratello maggiore del pianista Marty Napoleon, non ancora quindicenne suona in un ristorante cinese insieme a Lee Castle. Successivamente antra a far parte di varie formazioni restando a lungo in quella di Tommy Tomkins. Viene poi ingaggiato da Johnny Messner, da Bob Chester e da diversi altri, fino al 1944, anno in cui entra a far parte dei vari gruppi di Gene Krupa con il quale resterà, salvo alcune parentesi, fino al 1958.

Le esperienze come free lance

Considerato uno dei migliori pianisti swing, nei periodi in cui non suona con Krupa, Napoleon si esibisce come free-lance a New York in diversi locali della 52a Strada insieme all’orchestra di Sandy Williams. Dopo un breve periodo con la formazione di Tex Beneke, nel 1959 se ne va in Florida per mettere in piedi un proprio trio. Per un breve periodo suona anche con musicisti di estrazione moderna, come Flip Phillips e Bill Harris. Tornato a New York all’inizio degli anni Sessanta attraversa un lungo periodo di inattività fino alla morte.

 

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Gianni Lucini
Scrivere è il mio principale mestiere, comunicare una specializzazione acquisita sul campo. Oltre che per comunicare scrivo anche per il teatro (tanto), il cinema e la TV. È difficile raccontare un'esperienza lunga una vita. Negli anni Settanta ho vissuto la mia prima solida esperienza giornalistica nel settimanale torinese "Nuovasocietà" e alla fine di quel decennio mi sono fatto le ossa nella difficile arte di addetto stampa in un campo complesso come quello degli eventi speciali e dei tour musicali. Ho collaborato con un'infinità di riviste, alcune le ho anche dirette e altre le dirigo ancora. Ho organizzato Uffici Stampa per eventi, manifestazioni e campagne. Ho formato decine di persone oggi impegnate con successo nel settore del giornalismo e della comunicazione. Ho scritto e sceneggiato spot e videogiochi. Come responsabile di campagne di immagine e di comunicazione ho operato anche al di fuori dei confini nazionali arrivando fino in Asia e in America Latina. Dal 1999 al 2007 mi sono occupato di storia e critica musicale sul quotidiano "Liberazione".