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Una megalopoli di graffette

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Pile di puntine e di graffette, sovrapposte a centinaia di migliaia come piccoli mattoncini, sono servite a Peter Root per creare una vera e propria città.

L’artista non è nuovo a questo tipo di performance ma, costruendo questa specie di megalopoli in miniatura, ha davvero superato se stesso. Nella megalopoli di puntine si può scorgere un edificio finanziario e persino un’isola nel canale della Manica. Se i grattacieli più alti arrivano fino a 12 metri di altezza, gli edifici più piccolini sono rappresentati da una singola graffetta. Un vero lavoro certosino, oltre che di estrema originalità e singolare bellezza.

Ephemicropolis

Il progetto, soprannominato ‘Ephemicropolis’, è frutto di oltre 40 ore di lavoro e copre una superficie di sei per tre metri: una vera città pronta a crollare alla prima vibrazione, ma incapace di non incantare al primo sguardo.

Un’installazione che concilia l’arte con il riciclo. Geniale.