Home C'era una volta Zutty Singleton, uno dei più grandi batteristi di New Orleans

Zutty Singleton, uno dei più grandi batteristi di New Orleans

SHARE

Il 14 luglio 1975 muore a New York il batterista Zutty Singleton, registrato all’anagrafe con il nome di Arthur James Singleton.

Un drumming unico

Nato a Bunkie, in Louisiana, il 14 maggio 1898 è considerato giustamente uno dei più grandi batteristi di New Orleans. Zutty è stato il primo batterista a tentare di rinnovare il modulo di Baby Dodds, indubbiamente efficace nella sua essenzialità ma alquanto monocorde, adottando un drumming non solo più ricco e dinamico, ma al tempo stesso coloratissimo per l’utilizzazione di una incredibile varietà di tamburi, tamburelli, piatti, tom e di altri stranissimi aggeggi. Zutty sarebbe stato anche il primo, nel 1921  a usare le spazzole nell’accompagnamento per ottenere una sonorità più smorzata e legata, particolarmente adatta ai tempi lenti. Ottiene il suo primo ingaggio professionale nel 1915 nella jazz band di Steve Lewis. Negli anni immediatamente successivi suona con John Robichaux, Papa Celestin e “Big Eye” Louis Nelson prima di aggregarsi a Luis Russell. Con la S.S. Capitol Orchestra diretta da Fate Marable registra i suoi primi dischi nel marzo del 1924. Si trasferisce successivamente a St. Louis per esibirsi a fianco di Charlie Creath del quale sposa la sorella. La tappa successiva è Chicago dove suona nei più importanti teatri e cabaret con le orchestre di Doc Cook, Dave Peyton, Jimmie Noone, Clarence Jones.

A New Orleans l’ultima esibizione

Nel 1927 ritorna a St. Louis dove suona e incide con la jazz band di Charlie Creath. Tornato a Chicago si esibisce alla Warwick Hall a fianco di Louis Armstrong e di Earl Hines. Questo incontro è il preludio del successivo proficuo sodalizio cui i tre danno vita l’anno seguente, quando Armstrong costituisce i nuovi Hot Five per una importantissima serie di sedute di incisione i cui prodotti sono annoverabili tra le perle più preziose del jazz classico. Nel 1929 si sposta a New York con l’orchestra di Carroll Dickerson. Dirige poi una sua formazione al Lafayette Theatre. Attorno alla metà degli anni Trenta dirige proprie formazioni al New Deal Club, al Three Deuces e al The Flagship. Nel 1936 viene scritturato da Roy Eldridge e l’anno successivo suona con i Disciples Of Swing di Mezz Mezzrow. Nel 1943 si trasferisce a Los Angeles dove suona al Billy Berg’s con un suo quartetto. Nella seconda metà degli anni Quaranta suona e incide con Slim Gaillard, Wingy Manone, Eddie Condon, Joe Marsala, Nappy Lamare. Nel 1969 partecipa al festival di New Orleans come ospite d’onore e questa apparizione rappresenta il suo canto del cigno dal momento che le sue non buone condizioni di salute lo costringeranno l’anno dopo ad abbandonare la professione.

 

Previous articleRavioli di Capri
Next articleArriva GiPSy, la boa intelligente
Gianni Lucini
Scrivere è il mio principale mestiere, comunicare una specializzazione acquisita sul campo. Oltre che per comunicare scrivo anche per il teatro (tanto), il cinema e la TV. È difficile raccontare un'esperienza lunga una vita. Negli anni Settanta ho vissuto la mia prima solida esperienza giornalistica nel settimanale torinese "Nuovasocietà" e alla fine di quel decennio mi sono fatto le ossa nella difficile arte di addetto stampa in un campo complesso come quello degli eventi speciali e dei tour musicali. Ho collaborato con un'infinità di riviste, alcune le ho anche dirette e altre le dirigo ancora. Ho organizzato Uffici Stampa per eventi, manifestazioni e campagne. Ho formato decine di persone oggi impegnate con successo nel settore del giornalismo e della comunicazione. Ho scritto e sceneggiato spot e videogiochi. Come responsabile di campagne di immagine e di comunicazione ho operato anche al di fuori dei confini nazionali arrivando fino in Asia e in America Latina. Dal 1999 al 2007 mi sono occupato di storia e critica musicale sul quotidiano "Liberazione".