Home C'era una volta Gigliola Cinquetti, una sedicenne vince il Festival di Sanremo

Gigliola Cinquetti, una sedicenne vince il Festival di Sanremo

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Il 1° febbraio 1964 a sorpresa la sedicenne Gigliola Cinquetti, vince il festival di Sanremo con la canzone Non ho l’età.

Un successo inaspettato

Il successo della giovanissima veronese, per l’occasione accoppiata alla cantante francese Patrizia Carli, arriva inaspettato e corona così un Festival ricco di novità presentato per la seconda volta consecutiva da Mike Bongiorno affiancato da Giuliana Lojodice. In quella edizione, infatti, è prevista una sola canzone vincitrice con l’abolizione del secondo e terzo posto.

Un record assoluto

Gigliola Cinquetti, la vincitrice è arrivata al Festival grazie alla vittoria nel concorso per “Voci Nuove” di Castrocaro Terme che all’epoca è un po’ la via più breve che un giovane talento possa percorrere per salire sul palcoscenico di Sanremo. Non è una meteora. Nello stesso anno vince anche l’Eurofestival, stabilendo un record assoluto. La sua compagna d’avventura Patricia Carli per la versione destinata al pubblico francese cambia testo e titolo della canzone che da Non ho l’età diventa Je suis à toi (Io sono tua).

 

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Gianni Lucini
Scrivere è il mio principale mestiere, comunicare una specializzazione acquisita sul campo. Oltre che per comunicare scrivo anche per il teatro (tanto), il cinema e la TV. È difficile raccontare un'esperienza lunga una vita. Negli anni Settanta ho vissuto la mia prima solida esperienza giornalistica nel settimanale torinese "Nuovasocietà" e alla fine di quel decennio mi sono fatto le ossa nella difficile arte di addetto stampa in un campo complesso come quello degli eventi speciali e dei tour musicali. Ho collaborato con un'infinità di riviste, alcune le ho anche dirette e altre le dirigo ancora. Ho organizzato Uffici Stampa per eventi, manifestazioni e campagne. Ho formato decine di persone oggi impegnate con successo nel settore del giornalismo e della comunicazione. Ho scritto e sceneggiato spot e videogiochi. Come responsabile di campagne di immagine e di comunicazione ho operato anche al di fuori dei confini nazionali arrivando fino in Asia e in America Latina. Dal 1999 al 2007 mi sono occupato di storia e critica musicale sul quotidiano "Liberazione".