Home C'era una volta Emil Mangelsdorff, un sax nella storia del jazz tedesco

Emil Mangelsdorff, un sax nella storia del jazz tedesco

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L’11 aprile 1925 nasce a Francoforte in Germania il sassofonista Emil Mangelsdorff, tra i principali esponenti della scena jazzistica tedesca.

La prima generazione

Emil Mangelsdorff appartiene alla prima generazione di musicisti jazz tedeschi, sorta alla fine della seconda guerra mondiale. Studia musica all’università di Francoforte dal 1942 al 1943, ma come jazzista è soprattutto un autodidatta che, come dice lui stesso «aspira a insegnare questo tipo di musica agli altri». Autore di “Instructions for improvisation on saxophone”, ha scritto anche molte composizioni. Tra gli anni Sessanta e Settanta fa parte dei più importanti gruppi jazz della Germania. Tra gli altri è direttore di una sua Swinging Oil Drops e membro dello Jutta Hipp Ensemble.

Molte collaborazioni

Emil, insieme al fratello Albert è uno dei componenti fissi del Jazz Ensemble della Radio di Essen, il più noto gruppo jazz tedesco di quegli anni. Dal 1969 al 1971 e poi di nuovo nel 1980 compone e scrive arrangiamenti per la German All Stars con la quale tiene concerti e tournée in molti paesi del mondo. Nel corso della sua lunga carriera jazzistica, suona con Stan Getz, Zoot Sims, Joe Henderson, Paul Bley e molti altri. Muore il 20 gennaio 2022.

 

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Gianni Lucini
Scrivere è il mio principale mestiere, comunicare una specializzazione acquisita sul campo. Oltre che per comunicare scrivo anche per il teatro (tanto), il cinema e la TV. È difficile raccontare un'esperienza lunga una vita. Negli anni Settanta ho vissuto la mia prima solida esperienza giornalistica nel settimanale torinese "Nuovasocietà" e alla fine di quel decennio mi sono fatto le ossa nella difficile arte di addetto stampa in un campo complesso come quello degli eventi speciali e dei tour musicali. Ho collaborato con un'infinità di riviste, alcune le ho anche dirette e altre le dirigo ancora. Ho organizzato Uffici Stampa per eventi, manifestazioni e campagne. Ho formato decine di persone oggi impegnate con successo nel settore del giornalismo e della comunicazione. Ho scritto e sceneggiato spot e videogiochi. Come responsabile di campagne di immagine e di comunicazione ho operato anche al di fuori dei confini nazionali arrivando fino in Asia e in America Latina. Dal 1999 al 2007 mi sono occupato di storia e critica musicale sul quotidiano "Liberazione".