Home C'era una volta Eraldo Volonté, un sax tra jazz, rock and roll e pop

Eraldo Volonté, un sax tra jazz, rock and roll e pop

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Il 5 febbraio 1918 nasce a Milano il sassofonista Eraldo Volonté, uno dei protagonisti della scena musicale italiana della seconda metà del Novecento.

Gli inizi al violino

Figlio di musicisti, Volonté inizia a studiare il violino a quattro anni sotto la guida del fratello e già da adolescente suona in grupi da ballo. Nel 1936 passa al sassofono contralto e, dopo poco tempo, definitivamente al tenore. La prima esperienza come professionista risale al 1939 con l’orchestra di Max Springher. Durante il periodo della guerra ha modo di suonare nelle orchestre di Enzo Ceragioli, Bruno Martelli e Gorni Kramer con cui nel 1941 incide i suoi primi dischi. Nel dopoguerra entra a far parte dell’Orchestra del Momento di Aldo Rossi, con cui collabora fino al 1948, incidendo anche alcuni dischi. Nel 1947 forma una propria orchestra comprendente, tra gli altri, Nino Impallomeni, Athos Ceroni, Giampiero Boneschi, Gilberto Cuppini, con la quale incide qualche brano. Nel 1948 partecipa al 1° Festival Nazionale del Jazz di Firenze, in trio con Giorgio Gaslini e Cuppini. Dal 1948 alla fine degli anni Cinquanta suona in numerose orchestre dirette da Gorni Kramer, Pippo Barzizza, Piero Rizza, Beppe Mojetta, Angelo Brigada, Boneschi, oltre a incidere dischi di carattere jazzistico con Gilberto Cuppini, Franco Mojoli, Dino Olivieri e Giancarlo Barigozzi

I Rockers

Tramite Walter Guertler, il discografico fondatore della Jolly e della Celson, titolare anche della Music e di altre etichette, Volontè inizia anche l’attività di session man, suonando in numerosi dischi soprattutto di rock’n’roll e formando con altri jazzisti il gruppo Eraldo Volontè & His Rockers. Nel 1956 costituisce un quintetto con Giulio Libano, Gino Bogani, Edoardo Rossi, Lionello Bionda e fa parte del Sestetto Jazz Moderno di Glauco Masetti, con cui fa la stagione 1956-57 alla Taverna Messicana di Milano e partecipa al festival di Saremo. Dall’autunno del 1959 al 1962 fa parte del quintetto di Cuppini, vince la prima edizione della Coppa del Jazz indetta dalla Rai e partecipa ai festival di St. Vincent, Sanremo e Bologna. Nel 1962 è presente a Sanremo nella big band formata con musicisti italiani e diretta da Bill Russo. Dal 1965 al 1969 collabora con le big band di Cuppini e di Gaslini. Negli anni Settanta forma l’Eraldo Volontè Quartet, con Stefano Cerri al basso, Roberto Haliffi alle percussioni, Giancarlo Pillot alla batteria e Guido Manusardi al pianoforte. Nel 1975 registra Safari, che riceve il Premio della Critica Discografica. Eraldo Volontè si occupa anche di colonne sonore per documentari televisivi e spettacoli teatrali. Muore a Milano il 23 ottobre 2003.

 

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Gianni Lucini
Scrivere è il mio principale mestiere, comunicare una specializzazione acquisita sul campo. Oltre che per comunicare scrivo anche per il teatro (tanto), il cinema e la TV. È difficile raccontare un'esperienza lunga una vita. Negli anni Settanta ho vissuto la mia prima solida esperienza giornalistica nel settimanale torinese "Nuovasocietà" e alla fine di quel decennio mi sono fatto le ossa nella difficile arte di addetto stampa in un campo complesso come quello degli eventi speciali e dei tour musicali. Ho collaborato con un'infinità di riviste, alcune le ho anche dirette e altre le dirigo ancora. Ho organizzato Uffici Stampa per eventi, manifestazioni e campagne. Ho formato decine di persone oggi impegnate con successo nel settore del giornalismo e della comunicazione. Ho scritto e sceneggiato spot e videogiochi. Come responsabile di campagne di immagine e di comunicazione ho operato anche al di fuori dei confini nazionali arrivando fino in Asia e in America Latina. Dal 1999 al 2007 mi sono occupato di storia e critica musicale sul quotidiano "Liberazione".