Home C'era una volta Frank Edwards, il bluesman che tornò sui suoi passi

Frank Edwards, il bluesman che tornò sui suoi passi

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Il 20 marzo 1909 nasce a in Georgia il bluesman Frank Edwards che impara a suonare la chitarra a St. Petersburg in Florida, dove trascorre la sua infanzia.

Dalle strade ai dischi

Frank Edwards inizia a esibirsi in pubblico a quattordici anni e poco dopo, nel 1926, suona insieme a Tampa Red a St. Augustine. Tra la fine degli anni Venti e i primi anni Trenta girovaga per gli stati del Sud e nel 1937, dopo aver appreso l’uso dell’armonica, si associa a Leroy Dallas, con il quale partecipa al Major Bowes Original Amateur Hour per la stazione radio C.B.S. Dopo un periodo passato a suonare all’Apollo Theatre di Harlem nel 1941 registrò i suoi primi brani con la Okeh a Chicago, città nella quale rimane per alcuni anni.

Il ritiro e il ritorno

Nel 1949 registra Love My Baby e Gotta Get Together con Curley Weaver e Willie McTell ad Atlanta per la casa discografica Savoy. Durante gli anni Cinquanta si esibisce essenzialmente nei club della capitale della Georgia con musicisti locali. Nel 1965 decide di chiudere con la musica e di dedicarsi ad altri e più remunerativi lavori come operaio. La decisione dura soltanto qualche anno e Frank torna sui suoi passi nel 1971 quando Pete Lowry lo ritrova, lo convince e l’anno dopo lo fa incidere per la Trix. Muore il 22 marzo 2002 nella sua casa di Atlanta, in Georgia, dopo aver completato le sue ultime registrazioni all’età di 93 anni.

 

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Gianni Lucini
Scrivere è il mio principale mestiere, comunicare una specializzazione acquisita sul campo. Oltre che per comunicare scrivo anche per il teatro (tanto), il cinema e la TV. È difficile raccontare un'esperienza lunga una vita. Negli anni Settanta ho vissuto la mia prima solida esperienza giornalistica nel settimanale torinese "Nuovasocietà" e alla fine di quel decennio mi sono fatto le ossa nella difficile arte di addetto stampa in un campo complesso come quello degli eventi speciali e dei tour musicali. Ho collaborato con un'infinità di riviste, alcune le ho anche dirette e altre le dirigo ancora. Ho organizzato Uffici Stampa per eventi, manifestazioni e campagne. Ho formato decine di persone oggi impegnate con successo nel settore del giornalismo e della comunicazione. Ho scritto e sceneggiato spot e videogiochi. Come responsabile di campagne di immagine e di comunicazione ho operato anche al di fuori dei confini nazionali arrivando fino in Asia e in America Latina. Dal 1999 al 2007 mi sono occupato di storia e critica musicale sul quotidiano "Liberazione".