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Global Compact delle Nazioni Unite e l’importanza per le imprese

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Promuovere un’economia globale sostenibile attraverso l’adozione di pratiche e politiche green, il rispetto della responsabilità sociale delle imprese e la pubblicazione dei dati che descrivono le azioni intraprese. Sono questi gli obiettivi principali del Global Compact, il “Patto Globale” stilato dalle Nazioni Unite a cui oggi aderiscono oltre 18 mila aziende di ben 160 Paesi al mondo che vogliono collaborare per affrontare in modo strategico gli aspetti più critici della globalizzazione.

Una vera azione di cittadinanza d’impresa, la più ampia al mondo per promuovere la gestione sostenibile e l’adozione di pratiche eco-compatibili a livello aziendale per ridurre il proprio impattosull’ambiente e usare in modo responsabile le risorse naturali. Un’economia, dunque, che si mostra come rispettosa della natura, che lavora alla sua salvaguardia ma che tutela anche i diritti umani e dei lavoratori dando supporto alle comunità locali maggiormente vulnerabili e contrastando la corruzione.

Che cos’è il Global Compact e quali sono i suoi principi

Proposto per la prima volta nel 1999 dall’ex segretario delle Nazioni Unite Kofi Annan, il Global Compact, è un vero e proprio network, di formazione volontaria, che riunisce governi, imprese, agenzie delle Nazioni Unite, organizzazioni sindacali e della società civile, grazie al quale, per la prima volta nella storia, gli obiettivi della comunità internazionale si sono allineati con quelli privati del mondo degli affari.

Può essere considerato un forum all’interno del quale ognuno può condividere le proprie esperienze di business per permettere agli altri di conoscere e affrontare criticità ma anche imparare qualcosa di nuovo promuovendo così, su scala globale, la cultura dellacittadinanza d’impresa. Per fare questo, il Global Compact richiede a tutti coloro che vi aderiscono di condividere, sostenere e applicare quelli che sono i suoi 10 principi fondamentali che si fondano sul rispetto dei diritti umani e del lavoro, sulla tutela dell’ambiente e la lotta alla corruzione.

Sono principi condivisi universalmente perché afferenti alla Dichiarazione Universale dei Diritti Umani, alla Dichiarazione ILO, alla Dichiarazione di Rio e alla Convenzione delle Nazioni Unite contro la corruzione.

Il Global Compact in Italia: le adesioni

Tra i Paesi che hanno aderito al Global Compact c’è anche l’Italiache oggi conta quasi 200 organizzazioni che hanno scelto di seguire i dieci principi fondamentali del Patto Globale delle Nazioni Unite. Il 63% è rappresentato da imprese, mentre il 37% è formato da organizzazioni.

I settori a cui afferiscono le principali aziende sono i più diversi: da quello bancario e assicurativo a quello delle costruzioni e delle multiutility, tra cui ritroviamo Prysmian Group che si occupa di energia e comunicazione per la crescita globale. Non resta di certo fuori il settore manifatturiero, categoria che racchiude al suo interno tantissime specificità. Per le organizzazioni, invece, troviamo ONG locali, organizzazioni accademiche, imprenditoriali e sindacali, come anche fondazioni ed enti pubblici.

Un’unione variegata che descrive bene come davvero i principi siano universali e che possono diventare parte integrante dellestrategie di ogni settore incoraggiando la cooperazione e il dialogo affinché tutti i principali stakeholder ne facciano il proprio supporto operativo.