Home C'era una volta Joe Robichaux, pianista duttile e sapiente

Joe Robichaux, pianista duttile e sapiente

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L’8 marzo 1900 nasce a New Orleans, in Louisiana Joseph Robichaux, detto Joe, un pianista duttile e di rara sapienza tecnica

Nipote di John

Nipote del famoso leader e compositore John Robichaux, viene avviato agli studi musicali sotto la guida di Steve Lewis. Ottiene le sue prime scritture nel 1917. L’anno successivo si trasferisce a Chicago con il gruppo del trombettista Tig Chambers. Rientrato a New Orleans suona con Oscar Celestin, Kid Rena e William Ridgely prima di aggregarsi all’Astoria Hot Eight di Davey Jones e Lee Collins, una delle più prestigiose jazz band della città, con la quale si esibisce nei più eleganti cabaret e registra alcuni brani nel 1929 annoverabili tra i migliori prodotti del jazz di New Orleans.

A New York e ritorno

Stabilitosi a New York all’inizio degli anni Trenta si esibisce in vari locali alla testa dei suoi New Orleans Rhythm Boys, effettuando anche molti tour attraverso gli Stati Uniti e il Centro America, incidendo ventidue brani per Vocalion. Negli anni Quaranta suona prevalentemente come pianista-solista esibendosi regolarmente alla The Absinthe House, di New Orleans. Negli anni Cinquanta suona e incide in California con la cantante Lizzie Miles, prima di aggregarsi alla jazz band di George Lewis della quale farà parte stabile per diversi anni, esibendosi alla Preservation Hall e registrando numerosi dischi. Muore di infarto il 17 gennaio 1965 nella sua città natale.

 

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Gianni Lucini
Scrivere è il mio principale mestiere, comunicare una specializzazione acquisita sul campo. Oltre che per comunicare scrivo anche per il teatro (tanto), il cinema e la TV. È difficile raccontare un'esperienza lunga una vita. Negli anni Settanta ho vissuto la mia prima solida esperienza giornalistica nel settimanale torinese "Nuovasocietà" e alla fine di quel decennio mi sono fatto le ossa nella difficile arte di addetto stampa in un campo complesso come quello degli eventi speciali e dei tour musicali. Ho collaborato con un'infinità di riviste, alcune le ho anche dirette e altre le dirigo ancora. Ho organizzato Uffici Stampa per eventi, manifestazioni e campagne. Ho formato decine di persone oggi impegnate con successo nel settore del giornalismo e della comunicazione. Ho scritto e sceneggiato spot e videogiochi. Come responsabile di campagne di immagine e di comunicazione ho operato anche al di fuori dei confini nazionali arrivando fino in Asia e in America Latina. Dal 1999 al 2007 mi sono occupato di storia e critica musicale sul quotidiano "Liberazione".