Home C'era una volta Jon Eardley, una tromba americana in Europa

Jon Eardley, una tromba americana in Europa

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Il 30 settembre 1928 ad Altoona, in Pennsylvania, nasce il trombettista Jon Eardley. Figlio d’arte assorbe dal padre, trombettista nelle orchestre di Paul Whiteman e Isham Jones, sia la passione per il jazz che quella per la tromba.

A Washington le prime esperienze

A quindici anni inizia a suonare in pubblico esibendosi ovunque gliene lascino la possibilità: dalle fiere di paese ai circhi all’aperto alle feste private. Il salto di qualità coincide con il trasferimento a Washington dove, a partire dal 1946 va a prestare il servizio militare. Qui inizia a suonare nell’orchestra di Buddy Rich. Nel 1949, dopo il congedo, si sposta a New York dove viene ingaggiato da Gene Williams con il quale resta per quasi due anni. Successivamente torna ad Altoona per alcuni anni.

Scelgo l’Europa

Riappare sulla scena newyorkese nel 1954 quando lo si vede spesso prendere parte alle jam session che si svolgono all’Open Door nel Greenwich Village. Verso la fine di quell’anno suonare con Gerry Mulligan che ha appena chiuso la collaborazione con Chet Baker. Gerry ingaggia Eardley per una tournée europea e poi lo tiene con sé fino al 1956. Più apprezzato in Europa di quanto non lo sia in patria decide di trasferirsi nel vecchio continente dove continua l’attività fino ai primi anni Ottanta. Muore il 1° aprile 1991 a Lambermon, un paesino nelle vicinanze di Verviers in Belgio.

 

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Gianni Lucini
Scrivere è il mio principale mestiere, comunicare una specializzazione acquisita sul campo. Oltre che per comunicare scrivo anche per il teatro (tanto), il cinema e la TV. È difficile raccontare un'esperienza lunga una vita. Negli anni Settanta ho vissuto la mia prima solida esperienza giornalistica nel settimanale torinese "Nuovasocietà" e alla fine di quel decennio mi sono fatto le ossa nella difficile arte di addetto stampa in un campo complesso come quello degli eventi speciali e dei tour musicali. Ho collaborato con un'infinità di riviste, alcune le ho anche dirette e altre le dirigo ancora. Ho organizzato Uffici Stampa per eventi, manifestazioni e campagne. Ho formato decine di persone oggi impegnate con successo nel settore del giornalismo e della comunicazione. Ho scritto e sceneggiato spot e videogiochi. Come responsabile di campagne di immagine e di comunicazione ho operato anche al di fuori dei confini nazionali arrivando fino in Asia e in America Latina. Dal 1999 al 2007 mi sono occupato di storia e critica musicale sul quotidiano "Liberazione".