Home C'era una volta René Urtreger il pianista francese di bop

René Urtreger il pianista francese di bop

SHARE

Il 16 luglio 1934 nasce a Parigi il pianista René Urtreger, considerato uno dei migliori strumentisti del bop francese.

Al Club Saint Germain

A quattro anni René inizia a studiare pianoforte proseguendo poi al conservatorio con Marguerite Long e Jean Doyen. A diciassette anni abbandona il piano classico e guarda al jazz, esibendosi in un piccolo club, il Sully d’Auteuil, con un’orchestra di studenti diretta da Hubert Damisch della quale fanno parte anche Sacha Distel e Jean-Louis Viale. Nel 1953 diventa un musicista professionista. Suona con Buck Clayton, Don Byas e nel 1954 ottiene un successo sorprendente di critica al Salone del Jazz. Divenuto un accompagnatore ricercato dai grandi solisti americani residenti in Francia alla fine degli anni Cinquanta suona soprattutto al Club Saint Germain con Miles Davis, Lester Young, Lionel Hampton, Stan Getz, Chet Baker, Johnny Griffin, Milt Jackson, Dexter Gordon, Stuff Smith, Lucky Thompson, Sonny Rollins, Ben Webster, J.J. Johnson, Kenny Clarke, Bobby Jaspar, Stéphane Grappelli e molti altri.

Lo stile di Powell, l’influenza di Parker

Negli anni Sessanta a sorpresa decide di abbandonare per un lungo periodo il jazz ed esibirsi come accompagnatore di cantanti di varietà. Non è un addio definitivo. Torna a suonare jazz nel 1977 sia come solista, sia con piccole formazioni insieme a Barney Wilen, Marc Fosset, Jean-Louis Chautemps, Eric Le Lann, Lee Konitz, Aldo Romano e altri. Benché René Urtreger suoni il piano con lo stile di Bud Powell sarebbe ingiusto considerarlo come un banale epigono. Si sente invece più l’influenza di Charlie Parker, l’universo del quale Urtreger ha trasferito sul suo strumento. Musicista sensibile, convincente nella dolcezza come nella veemenza, il suo suono denso, spesso ispirato, sempre pieno di swing ne fa un solista di prim’ordine.

 

Previous articlePhilly Joe Jones, tra i maggiori batteristi del jazz moderno
Next articleIl Parco Solare Flottante di Bourg-Saint-Pierre
Gianni Lucini
Scrivere è il mio principale mestiere, comunicare una specializzazione acquisita sul campo. Oltre che per comunicare scrivo anche per il teatro (tanto), il cinema e la TV. È difficile raccontare un'esperienza lunga una vita. Negli anni Settanta ho vissuto la mia prima solida esperienza giornalistica nel settimanale torinese "Nuovasocietà" e alla fine di quel decennio mi sono fatto le ossa nella difficile arte di addetto stampa in un campo complesso come quello degli eventi speciali e dei tour musicali. Ho collaborato con un'infinità di riviste, alcune le ho anche dirette e altre le dirigo ancora. Ho organizzato Uffici Stampa per eventi, manifestazioni e campagne. Ho formato decine di persone oggi impegnate con successo nel settore del giornalismo e della comunicazione. Ho scritto e sceneggiato spot e videogiochi. Come responsabile di campagne di immagine e di comunicazione ho operato anche al di fuori dei confini nazionali arrivando fino in Asia e in America Latina. Dal 1999 al 2007 mi sono occupato di storia e critica musicale sul quotidiano "Liberazione".