L’11 marzo 1931 nasce a Roma la cantante e attrice di rivista Marisa Del Frate, protagonista anche dei varietà televisivi degli anni Sessanta.

La vittoria al Festival di Napoli

Il pubblico inizia ad accorgersi di lei nel 1956 quando è tra le applaudite partecipanti al Concorso di Miss Universo. Cantante di buone qualità arriva al successo nel 1958 l’anno in cui vince il Festival di Napoli con la canzone Malinconico autunno. Nello stesso anno partecipa al Festival di Sanremo con È molto facile dirsi addio, in coppia con Giorgio Consolini, e con Ho disegnato un cuore insieme a Gloria Christian.

Il debutto nella rivista

Nell’inverno del 1958 il pubblico la applaude nei teatri italiani quando scopra le sue qualità di soubrette nel teatro di rivista con “Chiamate Arturo 777” messo in scena dalla compagnia di Erminio Macario. Successivamente diventa uno dei personaggi più popolari del teatro leggero al fianco di comici come Carlo Dapporto, Gino Bramieri e Raffaele Pisu. Negli anni Sessanta ottiene uno straordinario successo in una lunga serie di varietà televisivi. Muore il 5 febbraio 2015.

 

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Gianni Lucini
Scrivere è il mio principale mestiere, comunicare una specializzazione acquisita sul campo. Oltre che per comunicare scrivo anche per il teatro (tanto), il cinema e la TV. È difficile raccontare un'esperienza lunga una vita. Negli anni Settanta ho vissuto la mia prima solida esperienza giornalistica nel settimanale torinese "Nuovasocietà" e alla fine di quel decennio mi sono fatto le ossa nella difficile arte di addetto stampa in un campo complesso come quello degli eventi speciali e dei tour musicali. Ho collaborato con un'infinità di riviste, alcune le ho anche dirette e altre le dirigo ancora. Ho organizzato Uffici Stampa per eventi, manifestazioni e campagne. Ho formato decine di persone oggi impegnate con successo nel settore del giornalismo e della comunicazione. Ho scritto e sceneggiato spot e videogiochi. Come responsabile di campagne di immagine e di comunicazione ho operato anche al di fuori dei confini nazionali arrivando fino in Asia e in America Latina. Dal 1999 al 2007 mi sono occupato di storia e critica musicale sul quotidiano "Liberazione".