Il 19 marzo 1945 muore a soli trentacinque anni il pianista e arrangiatore Clyde Hart, considerato uno dei principali talenti del jazz internazionale. Della sua attività giovanile si sa pochissimo.
Un geniale arrangiatore
Nato nel 1910 a Baltimora, nel Maryland, ottiene il primo ingaggio come professionista con l’orchestra di Gene Coy e poi, dal 1930 all’aprile 1931, lavora come pianista e arrangiatore nell’orchestra di Jap Allen. Da quel momento inizia una intensa collaborazione con la cantante Blanche Calloway che si protrae fino al 1935 e che dà modo ad Hart di suonare con musicisti del valore di Ben Webster, Vic Dickenson e Cozy Cole. Nello stesso periodo incide per la Victor e mette in mostra grandi doti di arrangiatore. Verso la fine del 1935 lavora per un brevissimo periodo con i McKinney’s Cotton Pickers e all’inizio del 1936 si trasferisce a New York formando un proprio quartetto che si esibisce al Brittwood Club. In quell’anno di intenso lavoro oltre a suonare, scrive arrangiamenti per Andy Kirk e registra con Red Allen, Sharkey Bonano, Putney Dandridge e Billie Holiday. Alla fine del 1936 entra a far parte del gruppo del violinista Stuff Smith che si esibisce all’Onyx e nel maggio incide per la Decca. Tre mesi più tardi è con Lionel Hampton ad Hollywood.
La tentazione di mettersi in proprio
Nel 1937 lavora e registra con Haven Johnson e Dick Porter senza abbandonare però la formazione di Stuff Smith con la quale resta fino al 1938. Nel 1939 è con Roy Eldridge e l’anno dopo fa parte dell’orchestra radiofonica di Fred Rich nella quale militano tra gli altri Roy Eldridge e Benny Carter. Nel 1941 con Shad Collins ed Eldridge fa parte del gruppo che accompagna Una Mae Carlisle in una seduta discografica per la Bluebird. Nel 1942 suona nell’orchestra di Lucky Millinder e, sul finire dell’anno, entra in quella di John Kirby con Charlie Shavers, Buster Bailey, George Johnson e Bill Beason. Nell’autunno del 1944 forma il primo gruppo sotto suo nome che si esibisce al Tondelayo Club di New York. L’avventura in proprio finisce quando decide di entrare a far parte del complesso di Don Byas con cui resta fino ai primi mesi del 1945 quando le condizioni di salute, gravemente minate dalla tubercolosi, lo costringono a sospendere l’attività musicale, pur permettendogli ancora di terminare arrangiamenti per l’orchestra di Paul Baron prima della morte.