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Natale, il cervello lo “sente”

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Natale cervello

Il cervello “sente” il Natale. Lo conferma un lavoro pubblicato sul British Medical Journal. Scienziati danesi hanno localizzato lo spirito del Natale in diverse aree neurali.

Natale, il cervello si accende per chi lo sente

Insomma, c’è chi è in sintonia con il Natale e chi no. Chi si lascia trascinare dal suo spirito e chi ha la sindrome di Scrooge (il personaggio del racconto ”Il canto di Natale” che odiava questa festa). Il motivo – spiegano gli scienziati – si nasconderebbe in un meccanismo del cervello individuato in delle aree particolari.

Secondo quanto riferito dai ricercatori, queste aree si attivano in maniera più intensa di fronte a immagini legate al Natale, ma queste aree vengono attivate solo da chi ama festeggiarlo da chi lo sente davvero. Per chi, invece, non ama questa festività il Natale resta una sciocchezza, una festa come le altre.

Al Natale il cervello risponde in modo diverso tra chi lo ama e chi no

Tutti conoscono Scrooge ( il personaggio Dickensiano del canto di Natale) che agli auguri di Natale del nipote rispondo in modo arcigno: “Eh via! Sciocchezze!”. Per questo si è coniato addirittura il termine sindrome di bab hambug proprio in funzione di questo personaggio.

E’ così che i ricercatori si sono messi a lavoro. E hanno scoperto che esiste nella realtà una sostanziale differenza proprio nello spirito del Natale avvertito in modo particolare tra coloro che lo amano.

Nella ricerca sul Natale coinvolti 20 individui

Così hanno coinvolto 20 individui, dieci che amano la tradizione natalizia e dieci no. Li hanno sottoposti a una risonanza magnetica mentre mostravano loro immagini di Natale.

Il cervello si è attivato in modo sostanzialmente diverso tra chi ama il Natale e chi no.

Nei primi alcune aree neurali si sono attivate molto intensamente, aree inoltre non a caso collegate proprio dalle stesse ricerche alla predisposizione alla spiritualità, alla trascendenza, all’empatia.  Queste aree sono regioni della corteccia motoria e premotoria (importanti per l’empatia), parte dei lobi parietali (per la spiritualità), parte della corteccia somatosensoriale (importante nella percezione di sensazioni come odori e sapori).

Proprio queste aree si accendono per chi ama il Natale durante questa festività. Per gli altri tutto resta simile.