Il pane preparato con farine bianche raffinate è un prodotto industriale che non ha quasi più niente di naturale, perché il grano, così lavorato, è privo di 2 parti fondamentali del suo seme: la crusca all’esterno ed il germe all’interno.
Una dieta basata principalmente sul pane (ma anche sulla pasta e sui dolci da forno) è causa principale di malnutrizione, costipazione e stanchezza. Il pane inoltre è nemico della linea, promuove l’obesità e alza la pressione sanguigna.
Il pane bianco, “re” delle nostre tavole
Negli ultimi 50 o 60 anni il pane bianco è diventato il re delle nostre tavole, ma il suo successo non è certamente dovuto alle proprietà nutrizionali. Intorno agli anni ’50 infatti, il frumento ha subito profonde trasformazioni genetiche a causa dell’affannosa ricerca di un prodotto che potesse garantire produzioni massicce e resistere agli eventi esterni, diventando quasi completamente privo di sostanze nutritive.
Le nuove tendenze nutrizioniste per fortuna, stanno riproponendo un pane più sano, naturale e biologico, riportandolo al centro della ricerca per poter recuperare le sue antiche proprietà.
Il pane viola, nuovo superfood
Zhou Weibiao, docente alla National University of Singapore, ha messo a punto un tipo di pane consistente, saporito e con una caratteristica molto interessante: il suo “pane viola” si digerisce più lentamente rispetto a quello bianco che invece contiene amido, amido che viene poi convertito in zuccheri i quali finiscono velocemente nel flusso sanguigno.
L’idea è semplice: mescolare insieme con la farina del pane, l’antiossidante che si trova nel riso nero, l’antocianina, una sostanza che dona quella particolare colorazione viola non solo al riso nero, ma anche all’uva, ai mirtilli e ad altri frutti.
Le pagnotte preparate secondo la ricetta di Zhou Weibiao, salutari e di un bellissimo colore viola, sono molto richieste, tanto da spingere il ricercatore a collaborare con alcuni grandi produttori per lanciare a breve una linea di pane basata sulla sua idea.
