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L’ortica, potente diuretico e non solo

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l'ortica un potente diuretico

L’ortica è una pianta tipica delle zone alpine e si presta a molti usi e consumi.

Il nome scientifico dell’ortica nasce dal binomio tra il verbo latino “urere” cioè “bruciare”, e dall’aggettivo italiano che ne deriva, cioè la parola “urticante” (aggettivo attribuito a tutte le piante o gli animali che al solo contatto scatenano reazioni di bruciore sulla cute, da qui ne deriva anche il termine comune “orticaria”).
Bisogna andare in Piemonte,dove la pianta prende il nome di”Erba ca foura”,per conoscerne una delle tante leggende.

L’ortica per la prostata e non solo

I contadini piemontesi erano soliti portare in tasca un rametto per scacciare ogni maleficio e allontanare persone con una influenza negativa. Era credenza popolare che preservasse dai fulmini e allontanasse le streghe che erano la causa principale del potere temporalesco.

Plinio annovera l’ortica tra le piante con maggior potere afrodisiaco. I Greci ne mangiavano anche i semi per incrementare la prestanza sessuale,per i Celti era il simbolo della mascolinità naturale, dell’Uomo Verde che portava il suo dono di fertilità alla Terra all’inizio della metà Luminosa dell’anno.

I Sassoni associavano l’ortica a Thor, il dio del Tuono: si dice che posando le ortiche sul tetto della casa prima del temporale, questi popoli indirizzassero i fulmini verso la terra e non sulla propria abitazione.

Altri popoli coniarono nuovi utilizzi per quest’erba: fu bevanda alcolica per i Francesi, fu medicamento per l’artrosi nelle valli Orobie, in Francia veniva utilizzata per ricavarne un alcool simile a quello etilico, e ancora nel bergamasco si usava mettere le mani nelle ortiche per combattere l’artrosi. Nei sogni le ortiche indicano una situazione difficile,da qui il detto “gettare tutto alle ortiche”.

Appartiene alla famiglia delle Urticaceae, a seconda delle regioni prende nomi differenti,per esempio urtia in Liguria, ortiga in Lombardia, ardica, rittica in Abruzzo, arica in Campania, ardicula nelle Puglie, arzca, ardiculi in Sicilia, ozziau in Sardegna.

E’ una pianta erbacea vivace, il fusto ha foglie verdognole con margine dentato, le radici sono ramificate e giallognole,la superficie delle foglie presenta alcuni peli corti,altri lunghi,altri rigidi,sono questi quelli urticanti.

Cresce in tutta Italia dal mare alle zone alpine, si trova presso le case, lungo le siepi e nei boschi. La pianta si raccoglie da aprile a settembre,tagliandola 10 cm al di sopra del terreno e riunendola in mazzi, si devono proteggere le mani con dei guanti per evitare irritazioni.

I mazzi si fanno essiccare all’ombra in un luogo aerato e si conservano in sacchi di carta o tela. Le foglie contengono steroli, glicoproteine, flavonoidi, minerali come calcio e potassio; le radici contengono polisaccaridi,lectine,steroli,lignani e acidi grassi. La maggior efficacia farmacologica dell’ortica si ha sulla prostata. Alcune lectine presenti nella radice inibiscono la crescita prostatica bloccando un fattore di crescita dell’epidermide EGF al proprio recettore prostatico.

Altro meccanismo è l’inibizione di mediatori tipici dell’infiammazione, quali prostaglandine, leucotrieni e citochine, l’inibizione della elastasi leucocitaria, enzima proteolitico che è coinvolto nelle infezioni del tratto genito-urinario e l’inibizione dell’aromatasi prostatica, che è un enzima che converte il testosterone in estrogeni. Ripristina il rapporto estrogeni/androgeni in pazienti affetti da IPB (iperplasia prostatica benigna).

Le preparazioni contenti ortiche sono bene tollerate ma possono occasionalmente causare disturbi gastrici. Gli effetti collaterali sono lievi e includono scarsa urinazione, irritazione cutanea.

Ha proprietà dietetiche, diuretiche, depurative, antinfiammatorie, normalizzanti del cuoio capelluto.

Tra i principi attivi sono presenti l’eteroside urticoside,carotene,e una secretina. Il liquido urticante dei peli contiene acetilcolina e istamina. Nei tempi antichi si fustigavano con le ortiche le parti malate del corpo per stimolare reazioni benefiche. Basta cuocere la piante per neutralizzare l’effetto urticante e rendendole innocue e disponibili per l’uso. La parte aerea dell’ortica è utile per le enteriti acute e croniche e le diaree. Ha anche proprietà diuretiche e depurative favorendo l’eliminazione di acidi urici,cloruri,colesterolo e vengono sfruttate nella gotta,nel reumatismo,nell’artite,nella renella e nell’acne. Nell’ ottocento all’ortica si attribuiva la capacità di frenare le emorragie,aumentare la secrezione lattea,diminuire il tasso di glucosio nel sangue

L’ortica, i consigli del farmacista

La parte aerea della pianta viene usata per i disturbi intestinali

Infuso di ortica: 50 gr. di foglie fresche in un litro di acqua bollente per 10 minuti.

Decotto di erba fresca: 30 g di ortica fresca in mezzo litro d’acqua fredda,, bollire per 10 minuti, filtrare e bere caldo o freddo.

Pomata: sciogliere 250 g di cera d’api sbiancata in un recipiente a bagnomaria, versarvi 30 g di ortica essiccata e far cuocere a fuoco bassissimo per circa 2 ore.

Filtrare in un recipiente coperto da un telo e mentre è ancora calda, usando guanti di gomma, spremere bene. Passare subito in vasetti di vetro scuro.

Tintura: si trova già pronta in erboristeria o nelle farmacie con reparto erboristico.
Per prepararla: porre 20 g d’ortica essiccata in 100 ml di alcool a 25°C e lasciare macerare per 5 giorni, quindi filtrare e conservare in bottiglie scure.

L’ortica, uso cosmetico

Decotti di ortica al 5% si usano mediante frizioni per il cuoio capelluto grasso e con forfora.

L’ortica, le erbe in cucina

Pesto di ortica

Ingredienti:
200 g. di foglie di ortiche cotte,
1 spicchio di aglio,
10 nocciole tostate,
1 cucchiaio di mollica di pane tostata,
olio extravergine di oliva q.b.,
sale e pepe.
Preparazione:
Tostare le nocciole, e la mollica, pulire e lavare le ortiche e lessarle senza aggiungere acqua, scolarle e strizzarle. Tritare nel frullatore, o meglio pestate nel mortaio tutti gli ingredienti aggiungendo a filo l’olio fino ad ottenere una salsa relativamente densa.
Aggiustare di sale e pepe.
Questo pesto potrà essere usato: come ripieno per delle verdure da gratinare, ed è buonissimo per condire la pasta aggiungendo un paio di cucchiai di acqua di cottura.

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Antonella Danese
Sono una giovane farmacista, appassionata di erbe, piante e rimedi naturali. Sono convinta che la salute passi per una giusta informazione e non tutti sono a conoscenza delle proprietà e delle mille potenzialità che offre la Natura. Per Daily Green sono lieta di curare la rubrica Eco Da Te con una serie di consigli utili (ed anche ricette tutte da provare) per il vostro benessere.