Home C'era una volta Euclide Zoffoli, fedele allo swing

Euclide Zoffoli, fedele allo swing

SHARE

Il 15 dicembre 1924 nasce a Cesenatico Euclide Zoffoli, un talentuoso clarinettista e sassofonista che non disdegnerà di passare dal jazz alla musica da ballo e viceversa con un solo punto di riferimento: lo swing.

Le prime lezioni a cinque anni

Euclide Zoffoli nasce in una famiglia di musicisti e a soli cinque anni già gli vengono impartite lezioni di clarinetto. Dai dieci ai sedici anni frequenta il Liceo Musicale di Cesena e nel tempo non occupato dallo studio si diletta a suonare in vari gruppi da ballo. Dopo la seconda guerra mondiale insieme al pianista Giovanni Fenati dà vita a un quintetto swing di cui fanno parte anche Carlo Saporetti alla chitarra, il fratello Osvaldo al contrabbasso e Gino Manzecchi alla batteria. Nel 1947 Umberto Cesari lo convince a trasferirsi a Roma e l’anno dopo partecipa al I Festival Nazionale del Jazz di Firenze con i Sette della 013, la formazione a organico ridotto dell’orchestra diretta da Piero Piccioni, suonando il sassofono contralto.

Dal jazz al ballo

Nei club romani sviluppa anche un’intensa attività di jam sessions con Umberto Cesari, Armando Trovajoli, Bruno Martino e Nunzio Rotondo (con i quali partecipa al festival nazionale di Milano) oltre a Carletto Loffredo, Enzo Grillini e altri. Per alcuni anni fa parte della band di Tino Fornai e nel 1954-55 in quella del contrabbassista Peppe Carta. Nei primi anni Cinquanta però inizia a ridurre l’impegno nel jazz a favore dell’attività da ballo con proprie formazioni nelle quali però non manca mai un repertorio swing. Muore nella sua Cesenatico il 12 febbraio 1976

 

Previous articleSurgelati: sì, ma rispettosi dell’ambiente
Next articleZampognari nelle piazze di Napoli, un gesto di speranza
Gianni Lucini
Scrivere è il mio principale mestiere, comunicare una specializzazione acquisita sul campo. Oltre che per comunicare scrivo anche per il teatro (tanto), il cinema e la TV. È difficile raccontare un'esperienza lunga una vita. Negli anni Settanta ho vissuto la mia prima solida esperienza giornalistica nel settimanale torinese "Nuovasocietà" e alla fine di quel decennio mi sono fatto le ossa nella difficile arte di addetto stampa in un campo complesso come quello degli eventi speciali e dei tour musicali. Ho collaborato con un'infinità di riviste, alcune le ho anche dirette e altre le dirigo ancora. Ho organizzato Uffici Stampa per eventi, manifestazioni e campagne. Ho formato decine di persone oggi impegnate con successo nel settore del giornalismo e della comunicazione. Ho scritto e sceneggiato spot e videogiochi. Come responsabile di campagne di immagine e di comunicazione ho operato anche al di fuori dei confini nazionali arrivando fino in Asia e in America Latina. Dal 1999 al 2007 mi sono occupato di storia e critica musicale sul quotidiano "Liberazione".