Home C'era una volta Lester Williams, il blues, il successo e l’oblio

Lester Williams, il blues, il successo e l’oblio

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Il 24 giugno 1920 nasce a Groveton, in Texas, il bluesman Lester Williams. Le prime esperienze musicali avvengono nel coro della chiesa del suo quartiere.

Winter time blues

Per accompagnare il coro della chiesa impara anche a suonare la chitarra e nel 1937, quando non ha ancora compiuto 17 anni viene scritturato da un’orchestra locale. Durante la seconda guerra mondiale è tra le truppe impegnate sul territorio italiano. Al fine del conflitto torna a casa e frequenta il conservatorio di Boston per perfezionare la sua conoscenza della musica e dello strumento. Nel 1949 la casa discografica Macy’s lo scrittura e gli fa incidere il suo primo successo Wintertime Blues. È l’inizio di un periodo di grande successo.

Il declino…

Intorno ai primi anni Cinquanta la sua fama è tale che la Carnegie Hall di New York lo scrittura per uno spettacolo a fianco addirittura di Lionel Hampton, Nat King Cole e Lena Horne! Il favore del pubblico nei suoi confronti però non dura a lungo. Lontano dai grandi palcoscenici si adatta alla nuova situazione accettando di suonare in piazze minori e anche nei ristoranti e nei piano-bar. Spesso per ridurre le spese si attrezza come un one man band e l’effetto non è certo dei migliori da un punto di vista stilistico. Per molti anni continua a esibirsi e incidere dischi senza arrendersi mai. Muore il 13 novembre 1990.

 

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Gianni Lucini
Scrivere è il mio principale mestiere, comunicare una specializzazione acquisita sul campo. Oltre che per comunicare scrivo anche per il teatro (tanto), il cinema e la TV. È difficile raccontare un'esperienza lunga una vita. Negli anni Settanta ho vissuto la mia prima solida esperienza giornalistica nel settimanale torinese "Nuovasocietà" e alla fine di quel decennio mi sono fatto le ossa nella difficile arte di addetto stampa in un campo complesso come quello degli eventi speciali e dei tour musicali. Ho collaborato con un'infinità di riviste, alcune le ho anche dirette e altre le dirigo ancora. Ho organizzato Uffici Stampa per eventi, manifestazioni e campagne. Ho formato decine di persone oggi impegnate con successo nel settore del giornalismo e della comunicazione. Ho scritto e sceneggiato spot e videogiochi. Come responsabile di campagne di immagine e di comunicazione ho operato anche al di fuori dei confini nazionali arrivando fino in Asia e in America Latina. Dal 1999 al 2007 mi sono occupato di storia e critica musicale sul quotidiano "Liberazione".