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Rob Greenfield ed il suo impegno contro gli sprechi

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Rob greenfield

A Rob Greenfield, attivista ambientalista 27enne di San Diego, gli sprechi non sono mai andati giù. Di qualsiasi natura essi siano, acqua o cibo. E così cosa fa, per sensibilizzare l’opinione pubblica si fa fotografare mentre rovista in cassonetti della spazzatura in cerca di cibo commestibile o mentre fa la sua doccia giornaliera immerso in laghi o fiumi.

Rob Greenfield, un uomo che lotta contro gli sprechi

Un gioco secondo molti ma non per lui, ambientalista convinto ormai da diversi anni, da quando, precisamente, decise di fare un viaggio in bici di circa 100 giorni. Lo fece perché era in cerca di un nuovo stile di vita che facesse soprattutto del rispetto per l’ambiente e per la natura il suo principio cardine. Si diede così delle piccole, ma sane, regole, come quella di utilizzare la sola acqua proveniente da fonti naturali e in quantità ridotte.

Rob Greenfield, un viaggio per l’ambiente

Cominciò anche a tener il conto del suo consumo giornaliero: in questo modo sarebbe riuscito a dimostrarne il reale fabbisogno. Passò poi al cibo, anch’esso oggetto, a suo personale pensiero, di eguali e infiniti sprechi. Si mise in viaggio per il paese senza grosse risorse economiche sapendo che si sarebbe cibato dei soli alimenti recuperati all’interno dei cassonetti. Non che ne fosse minimamente stupito ma quello che riuscì a tirar fuori dai bidoni della spazzatura fu davvero sorprendente: frutta, verdura, pane e tant’altro, tutto rigorosamente scartato ancor prima di aver perso la propria commestibilità. Insomma cibo a tutti gli effetti, che poteva ancora essere consumato e magari usato per aiutare poveri e senzatetto.

Rob Greenfield, contro l’incapacità del genere umano

Un grido, il suo, dunque, contro l’assoluta incapacità del genere umano di evitare sprechi alimentari e perché no anche economici visto che in America si stima che ogni anno vengano gettati in cibo circa 165 milioni di dollari. Un grido che dovrebbe però essere esteso a ogni paese e a ogni suo singolo cittadino. Perché in fondo basterebbe poco, basterebbe semplicemente fare più attenzione alle quantità di alimenti acquistati, alle loro scadenze e agli avanzi tenuti in frigorifero. Basterebbe questa sola, piccola attenzione per non sentir più parlar di inutili sprechi.